«La visita di Giovanni Paolo II prese avvio con l’incontro con il mondo del lavoro svoltosi al CIS di Nola. La questione del lavoro indicata come prioritaria da Giovanni Paolo II nel 1992 è tale ancora oggi così come ancora fondamentale è per la Chiesa di Nola farsi tessitrice quotidiana di dialoghi che costruiscano un futuro a dimensione d’uomo per il nostro martoriato territorio».
Così monsignor Beniamino Depalma, attualmente vescovo emerito della diocesi di Nola, sottolineò nel 2012 l'importanza del ventennale della visita di Giovanni Paolo II a Nola, nel 1992.
Prima tappa di quel viaggio nella memoria è stato l’incontro “Costruire la speranza: l’imprenditoria risorsa per il territorio” tenutosi il 30 marzo 2012, alle ore 16:30 presso il Castello Mediceo di Ottaviano.
«La visita di Giovanni Paolo II - disse il vescovo Depalma - prese avvio con l’incontro con il mondo del lavoro svoltosi al CIS di Nola. Una scelta che partiva dalla profonda convinzione, fortemente affermata nell’Enciclica Laborem Exercens, che la chiave dell’intera questione sociale fosse il lavoro. Una chiave che, data la situazione economico-sociale che stiamo vivendo, ancora non abbiamo imparato ad usare: in tanti, in troppi, vivono il dramma della disoccupazione e della precarietà cui si aggiunge quello dello sfruttamento: quante donne, quanto uomini, pur di lavorare accettano di farlo “in nero” o in condizioni prive di tutela. La questione del lavoro indicata come prioritaria da Giovanni Paolo II nel 1992 è tale ancora oggi così come ancora fondamentale è per la Chiesa di Nola farsi tessitrice quotidiana di dialoghi che costruiscano un futuro a dimensione d’uomo per il nostro martoriato territorio».
Il 4 maggio poi, a dialogare furono il mondo dell’imprenditoria e quello della scuola, mentre il 26 maggio - vigilia di Pentecoste - a Torre Annunziata, si svolse “Tower Hope” evento che coinvolse i giovani del territorio diocesano invitati a confrontarsi sulle possibilità che anche un territorio difficile quale quello oplontino può offrire: una veglia di preghiera a Rovigliano, frazione della città che accolse S. Paolino al ritorno dalla prigionia, chiudese la giornata.
Il 23 maggio, invece, la Chiesa di Nola, guidata dal suo vescovo, mons. Beniamino Depalma, si recherà a Roma in pellegrinaggio per far visita alle spoglie del beato Giovanni Paolo II e accogliere la direzione del cammino che Papa Benedetto XVI vorrà indicarle in vista del prossimo sinodo diocesano.
«Costruire la speranza, accantonare la rassegnazione! Questo l’invito - aggiunse ancora Depalma - che risuona ancora forte in quanti, il 23 maggio del 1992, hanno potuto ascoltare la voce di Giovanni Paolo II, hanno potuto toccare con mano il suo amore per l’uomo, fondato non su uno sterile senso di bontà ma su Cristo. Come Chiesa locale non potevamo non iniziare questo viaggio alla riscoperta di quella visita a partire da quel monito».
Raccogliamo in questa pagina, le parole pronunciate dal Papa di allora, alcune foto della visita e le tracce audio, verbali e visive dei momenti di riflessione promossi dalla Chiesa nolana per poter continuare a trarre speranza da quell'incontro.